IAM Roma: sospesi tre ristoranti e un panificio nel weekend
Trovati 9 lavoratori in nero, DVR mancanti, pagamenti in contanti e videosorveglianza non autorizzata
Pubblicazione: 02 Dicembre 2025
Ultimo aggiornamento: 02 Dicembre 2025
Nel fine settimana l’Ispettorato del Lavoro di Roma, insieme alle Forze dell’Ordine, ha condotto una serie di controlli mirati a contrastare attività irregolari e a garantire il rispetto delle norme sul lavoro. Nella serata di venerdì sono stati ispezionati quattro locali di ristorazione: tre di questi presentavano irregolarità tali da comportare la sospensione immediata dell’attività.
Le contestazioni riguardano la presenza di lavoratori in nero e l’assenza del Documento di Valutazione dei Rischi. Su 16 posizioni verificate, sette sono risultate irregolari. In alcuni casi i dipendenti lavoravano senza contratto da oltre sei mesi, circostanza che comporterà l’applicazione della sanzione massima prevista. È stato inoltre accertato che le retribuzioni venivano corrisposte in contanti, modalità non consentita e soggetta a una specifica sanzione amministrativa. In uno dei locali è stato trovato anche un sistema di videosorveglianza installato senza la necessaria autorizzazione dell’Ispettorato.
L’ammontare delle sanzioni già contestate è di 12.500 euro per le sospensioni dovute al lavoro nero, 19.500 euro per l’impiego di personale irregolare e circa 9.000 euro relativi alle prescrizioni impartite, cui si aggiunge il recupero dei contributi non versati. Per ottenere la riapertura, i titolari dovranno sanare tutte le violazioni, regolarizzare i lavoratori ed esibire il DVR.
I controlli sono proseguiti sabato, quando gli ispettori hanno riscontrato la presenza di due lavoratori in nero in un panificio, anche in questo caso sospeso. La riattivazione dell’attività sarà possibile dopo il pagamento di 2.500 euro e la regolarizzazione dei dipendenti.
Nella stessa giornata è stata inoltre effettuata un’ispezione in un’autofficina, dove sono stati individuati lavoratori forniti irregolarmente da due società, ovvero “somministrati” all’utilizzatore da soggetti terzi non autorizzati, con prescrizioni segnalate all’Autorità giudiziaria.