ITL Ravenna – Ferrara sede di Ravenna: corsi di formazione inesistenti, firme false e docenti non abilitati: scattano le denunce all’Autorità Giudiziaria

Direzione interregionale del Nord (Milano)
ITL Ravenna – Ferrara
Attività di vigilanza

Pubblicazione: 08 Settembre 2025

Ultimo aggiornamento: 08 Settembre 2025

È quanto è stato riscontrato dall’Ispettorato del Lavoro di Ravenna, a conclusione di una complessa operazione su tutto il territorio ravennate e che ha fatto emergere un vero e proprio schema delittuoso finalizzato a precostituire, dietro compensi economici, corsi di formazione in materia di salute e sicurezza, nei fatti mai avvenuti e che vedeva coinvolti: un docente formatore, non abilitato, un consulente sulla sicurezza ed alcuni compiacenti datori di lavoro che, ad insaputa degli operai, fornivano addirittura i dati anagrafici degli stessi per simularne la partecipazione ai corsi.

Le indagini sono partite a seguito di un attento esame su alcuni certificati di formazione (per i rischi elevati – Edilizia e Metalmeccanica) che riportavano diverse incongruenze, soprattutto con riferimento alle sedi formative ed alle date in cui si sarebbero tenuti i corsi. I riscontri investigativi hanno evidenziato che alcuni lavoratori, non solo riferivano di non aver mai fatto alcun corso di formazione e non riconoscevano l’attestato con il proprio nominativo, ma in alcune circostanze i lavoratori dichiaravano addirittura, come non loro, le firme apposte sui documenti dei corsi.

Dagli approfondimenti, gli ispettori hanno anche accertato che l’indirizzo della sede dove si sarebbe tenuto il corso, era perfino inesistente sullo stradario del comune, così come era priva di uffici una delle società organizzatrici dei corsi, mentre l’altra risultava essere inattiva presso la locale Cciaa e senza alcuna tracciabilità aziendale. Il mendace impianto posto in essere dai datori di lavoro e dagli organizzatori dei corsi consisteva nel procurarsi i dati anagrafici dei lavoratori in modo da farli risultare artificiosamente nei registri presenze ed apponendo, a insaputa dei lavoratori corsisti, firme che risultavano tutte uguali; corsi in alcuni casi addirittura tenuti da un docente formatore privo di abilitazione all’insegnamento.

Gli ispettori hanno così disarticolato il fraudolento meccanismo di compravendita di attestati di formazione, dove veniva certificata positivamente la conclusione del percorso formativo in concreto mai erogato, con conseguente e grave compromissione della sicurezza dei lavoratori. A conclusione degli accertamenti sono state deferite all’Autorità Giudiziaria una decina di persone, a vario titolo responsabili.

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