ITL L’Aquila: lotta al caporalato nel Fucino
Controlli congiunti della Guardia di Finanza e dell'Ispettorato territoriale del lavoro
Pubblicazione: 27 Maggio 2025
Ultimo aggiornamento: 27 Maggio 2025
Roma, 27 maggio 2025 - Personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro dell’Aquila e della Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, unitamente ai mediatori culturali accreditati presso l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, hanno effettuato un accesso presso un’azienda agricola sita nella Marsica.
L’intervento si è reso necessario al fine di accertare l’adempimento degli obblighi di tipo amministrativo nonché per verificare la presenza di soggetti impiegati in attività lavorativa in maniera irregolare.
Durante il controllo, sono stati identificati due lavoratori, impiegati quali pastori di greggi, uno dei quali risultato totalmente “in nero”.
Alla luce delle irregolarità emerse si è proceduto alla sospensione dell’attività aziendale per aver rilevato la presenza di oltre il 10% della forza lavoro non assunta regolarmente.
I successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di acquisire determinanti elementi di prova attraverso i quali si è documentato come l’attività lavorativa veniva svolta approfittando dello stato di bisogno del lavoratore.
Difatti, uno dei due lavoratori è risultato essere un “soggetto richiedente protezione internazionale”, impiegato per 12 ore al giorno e con una paga oraria di 2 euro.
Inoltre, i due lavoratori erano costretti a vivere in un angusto locale soppalcato, ricavato all’interno di un magazzino per rimessa automezzi, che versava in condizioni di estrema precarietà e degrado.
Di seguito, è stato anche documentato come la stalla - ove erano custoditi circa 400 capi di bestiame - era stata costruita in assenza di permesso e/o autorizzazione edilizia.
Il legale rappresentante dell’azienda agricola è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avezzano per violazione dell’art.603 bis C.P. (Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro) e per violazioni della norma sulla sicurezza dei luoghi di lavoro previsti dal D.lgs. 81/2008.
Si evidenzia che in virtù del principio della presunzione di innocenza di cui all’art. 3 del D. Lgs. 188/2021, la colpevolezza dei soggetti segnalati all’Autorità Giudiziaria sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’azione sinergica della Guardia di Finanza e dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro, orientata a contrastare il fenomeno del cosiddetto “caporalato”, delle illecite somministrazioni di manodopera e dei distacchi di personale fittizi, talvolta associati a forme di sfruttamento dei lavoratori, dimostra ancora una volta l’assoluta attenzione al contrasto di tale riprovevole fenomeno illecito, avente sovente ricadute di carattere sociale.