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IAM Bologna: Lavoro nero al 100% in una fabbrica di pallets a Crevalcore

Direzione interregionale del Nord (Milano)
IAM Bologna
Attività di vigilanza

Gli Ispettori del lavoro e i Carabinieri di Bologna sospendono l’attività imprenditoriale

Pubblicazione: 22 Febbraio 2024

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio 2024

Gli Ispettori del lavoro e i Carabinieri del Nucleo ispettorato lavoro dell’Ispettorato di Area metropolitana di Bologna, con il supporto di pattuglie dell’Arma territoriale della Compagnia di San Giovanni in Persiceto il 20 febbraio hanno effettuato un accesso presso un capannone in località Crevalcore (BO) in cui veniva effettuata attività di assemblaggio di pallets in legno.

L’iniziativa, avviata a seguito di segnalazioni pervenute all’ Ispettorato del lavoro di Bologna e preceduta da accurati sopralluoghi da parte dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato, ha consentito di accertare che tutti e quattro i lavoratori occupati risultavano irregolari.

Le lavorazioni, peraltro, erano gestite all’interno di locali fatiscenti e carenti sotto l’aspetto delle misure a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Nel dettaglio sono stati identificati e controllati 4 lavoratori, i quali sono risultati tutti lavoratori “in nero”, in assenza di contratto di lavoro e privi di ogni copertura assicurativa e previdenziale.

Sotto il profilo della sicurezza è stata accertata la mancata formazione dei lavoratori, la mancata effettuazione di visite mediche di idoneità, la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi (DVR) nonché l’assenza di misure di salvaguardia dai rischi di natura elettrica.

Nell’immediatezza della verifica è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero e per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, con relativo deferimento del datore di lavoro alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.

Il titolare dell’impresa sarà altresì sanzionato con “maxi sanzione“ per aver superato la soglia del 10% di lavoro nero, nel caso specifico attestato al 100%, con l’irrogazione di sanzioni per circa 60.000 euro.

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